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22.10.13

Il mio primo concerto francese


Sento spesso dire che i gusti di una persona vengono definiti durante il periodo dell'adolescenza, che la musica a cui ci siamo appassionati durante quegli anni sarà quella che ascolteremo per tutta la vita e cose del genere. E alla fine probabilmente è pure vero, ma lo è in una maniera più sottopelle che letterale. Voglio dire, ci sono dischi che vent'anni fa ascoltavo a nastro ma oggi mi fanno venire la nausea (o mi hanno semplicemente rotto le scatole), così come c'è roba che vent'anni fa guardavo dall'alto verso il basso con spocchia violenta e a cui oggi, invece, i suoi bei giretti su Spotify li faccio fare. E in fondo lo stesso vale per il cinema, le letture o che so io. Quel che però probabilmente mi è rimasto incollato alla corteccia cerebrale è un certo modo di fare melodie, di raccontare storie, di... ma che ne so, sto divagando, whatever. Di sicuro, comunque, ultimamente ho decisamente alzato il tasso di incidenza pop nelle mie passioni, in tutte le direzioni, fra musica, cinema, letture e guarda perfino il cibo. Immagino voglia dire che sto invecchiando, o magari che mi sto imborghesendo. Intendiamoci, mi piace ancora la musica con la gente buzzurra che sbraita e distrugge le chitarre ad accettate, però vado un po' meno a cercarmela, ecco. Voglio dire, ho avuto perfino un momento in cui ho ascoltato un sacco il primo disco di Katy Perry. Pausa drammatica. I suoi successivi, però, non mi hanno detto nulla. Cosa vorrà dire? Che sono un idiota? Probabile.

Ad ogni modo, non so bene cosa c'entri tutto questo sconclusionato discorso iniziale, ma mi sento di dire che ci siano tre gruppi in particolare che hanno definito i miei ascolti musicali negli ultimi anni, finendo per scavalcare grandi classici della mia vita da turista della musica come i Pearl Jam, gli Afterhours, i Faith No More, la Dave Matthews Band e sicuramente altre cose che adesso non mi vengono in mente e non stanno nella top ten su Last.fm. Sto parlando di Killers, Editors e Gaslight Anthem. Questo trio ha velocemente scalato le mie classifiche di ascolti, lottando a pugno duro con qualche autore di colonne sonore (mia grande passione da sempre) e, noto, coi Kings of Leon, che però non fanno testo perché c'è stato un periodo in cui li mettevo su per addormentarmi e poi andavano a rotazione per tutta la notte. Tipo anche quella volta che ho dormito sul pavimento di Orio al Serio aspettando un volo Ryan Air per Londra che continuavano a rinviare causa pioggia.

Ora, di recente, guarda il caso, tutti e tre quei gruppi hanno pubblicato un nuovo disco. E col nuovo disco arriva il nuovo tour. Tutti e tre i gruppi li ho visti già in azione più volte prima di andare a vivere a Monaco, ma, ehi, andare in giro per concerti è fra le cose che mi piacciono di più dell'ascoltare musica, quindi perché no? Per dire, i Gaslight Anthem li ho visti al Southside Festival in Germania, poi all'Hard Rock Calling raggiunto dormendo sul pavimento di Orio al Serio e quindi a Milano, prima di replicare appunto a Monaco. I Killers li ho visti all'Heineken Jammin' Festival del 2007 al forum di Assago, poi all'Arena di Verona e quindi all'Hard Rock Calling di cui sopra. Per poi andarmeli a gustare a Monaco. E gli Editors? Gli Editors li ho visti al Pinkpop in Olanda, al Southside tedesco che dicevo sopra, poi al Palatucker a Milano e quindi sarebbe stato ottimo chiudere con loro la trilogia di concerti da tedesco proprio con loro. Perfetto. Quasi poetico.

E guarda un po', gli Editors buttano fuori un disco quest'estate, fra l'altro un disco che mi è piaciuto parecchio, e si mettono in tour quest'autunno. Solo che, maledetti infami, fissano la data a Monaco per il sette di ottobre, fra l'altro, pensa, proprio nello stesso posto dove ho visto Gaslight Anthem e Killers, e poi quella a Parigi per il ventuno di ottobre. E lì scatta il panico. Perché proprio ad ottobre sarò in ballo col trasloco a Parigi, se tutto va bene, e quindi come si fa? Per quale data li compro, i biglietti? Sarcazzo. Come va a finire? Va a finire che il sette di ottobre sono qua a Parigi ad accogliere in casa i traslocatori e quindi no, non si possono vedere gli Editors a Monaco. Uffa. Beh, dai, pazienza. Facciamo a Parigi. Il problema è che va a finire pure che a furia di aspettare l'ultimo momento perché, che fai, compri i biglietti senza sapere se potrai andarci, il concerto di Parigi è andato tutto esaurito. Beh, dai, li compriamo su Viagogo, pagando un po' di più, ma insomma, ci tengo, ci sta, l'abbiamo fatto anche per i Killers a Monaco, daidaidai. Guardiamo. Eccoli, ci sono, non costano neanche tanto. Però adesso sto incasinato coi traslocatori, faccio domani. Passano un paio di giorni. Torno su Viagogo. I biglietti non ci sono più. Di tutto il tour degli Editors, la tappa parigina è l'unica per la quale non ci sono più biglietti su Viagogo. Che facciamo? Andiamo comunque sul posto lunedì e vediamo se ci sono i bagarini? Nah, è dall'altra parte della città, troppo sbattimento. E quindi? E quindi il mio primo concerto francese è rinviato.

Abbiamo appena trasmesso un nuovo episodio di First World Problems, la grande serie dedicata alla gente che si cruccia per stronzate senza alcun peso. Fra l'altro sto ascoltando il nuovo disco dei Pearl Jam. Backspacer mi era piaciuto. Questo mi sembra abbastanza noioso. Errore mio?

4 commenti:

puoi rifarti con il calcio, il paris saint germain è fortissimo ha ibrahimovic/cavani/silva e prendere i biglietti e facilissimo

Non odiarmi, ma del calcio me ne frega molto poco. :)

(Però l'altro giorno eravamo in giro e ho intravisto il gol di tacco di Ibrahimovic dalla TV di un bar)

non eri uno dei più bravi(dopo log) a giocare a pes?

Innanzitutto molta calma con quel "dopo log". :D

Detto questo, uno può divertirsi coi giochi di calcio (e a giocare a calcio), e tutto sommato anche a guardare ogni tanto una partita, anche se non lo segue con attenzione, no?

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