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5.7.12

The Amazing Spider-Man


The Amazing Spider-Man (USA, 2012)
di Marc Webb
con Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans

Quando ero piccolo ma comunque non poi così piccolo, si parla di quel tragico momento a cavallo fra anni Ottanta e Novanta, ho improvvisamente scoperto che non esistevano solo Dylan Dog e quegli altri fumetti Bonelli un po' meno belli, ma anche tanta altra roba dall'America e dal Giappone. Oddio, lo sapevo pure prima e ne avevo letti anche prima, ma diciamo che quello è il periodo in cui è partita la valanga e poi per quasi vent'anni ho letto praticamente qualsiasi cacchio di cosa a fumetti uscisse in edicola. Ovviamente, siccome già allora ero ossessivo-compulsivo su 'ste cose, ho finito per leggermi tutto quello che era possibile recuperare della Marvel, fra ristampe e ansiose ricerche di arretrati in fumetteria e alle fiere. Ecco, quello era il periodo in cui leggevo, fra le tante cose, anche L'Uomo-Ragno Classic, e ce li ho ancora tutti dal primo numero fino al numero in cui ho smesso di comprarlo perché aveva raggiunto la serie normale. E quando leggevo quelle storie, me lo ricordo chiaro come se fosse ieri, la cosa che davvero mi appassionava era la soap opera delle tribolazioni di Peter Parker, adolescente sfigato e timidello ma inspiegabilmente in grado di mandare in calore tutte le donne più gnocche di New York.

Non sopportavo Zia May, quando entrava in scena era ansia. Le parti con la gente colorata che faceva bordello saltando in giro le leggevo con piacere ma non mi dicevano molto (azzardo: magari perché ero abituato alla regia e agli stili successivi di due decenni). Apprezzavo Steve Ditko ma imparai ad amare soprattutto John Romita (e suo figlio lo amo carnalmente e c'ho qua sopra incorniciata quella pagina di Devil autografata). Ma poi, alla fin fine, si tornava sempre lì: volevo leggere di Peter Parker e delle sue vicende, perché proprio mi divertivano e mi appassionavano. E poi, in fondo, il loro bello stava anche nel modo in cui appassionarti al lato umano rendeva epocali storie come quella lì in cui succedono quelle cose sul ponte e piangiamo tutti fortissimo assieme abbracciandoci e tenendoci per mano e sarebbe bello se questa nuova serie di film andasse a parare in quella direzione. Ora, perché ho fatto tutta questa premessa? Perché la verità, la mia verità, è che non ci vedo nulla di male in un film sull'ummeragn che si concentra soprattutto su Peter, sui suoi drammi familiari e sui suoi amorini adolescenziali. Anzi, mi sembra un buon modo per ripartire da capo dando un taglio diverso, facendo una rilettura che guardi altrove, mantenendosi comunque fedeli perlomeno a un certo spirito dei fumetti originali. Il che non significa che The Amazing Spider-Man mi sia parso una FICATA COLOSSALE, anzi, c'ha i suoi bei problemi, ma mi ha divertito, a tratti pure appassionato, e alla fin fine sono curioso di vedere come andranno avanti.

Anche perché tutta la faccenda soap opera di cui sopra, per quanto mi riguarda, è davvero ben realizzata. Del resto Marc Webb l'han convocato per quello e lui ha fatto il suo dovere. Certo, non è il Peter Parker dei vostri padri, e in generale c'è un po' tutto quel pescare dalla zona Ultimate che va di moda nei film Marvel del nuovo millennio (Peter sgarzolino, il rapporto con Gwen bene o male ricalcato su quello con Mary Jane nei fumetti Ultimate, tutta la faccenda della famiglia Parker invischiata con una Oscorp fonte di qualsiasi cosa c'abbia i superpoteri nel raggio di un cento miglia... ), ma in fondo, per quanto mi riguarda, è un Peter Parker credibile in questo mondo di giovani d'oggi che balbettano sullo skateboard. Ed è simpatico, si parteggia per lui in un attimo, seppur in maniera e per motivi diversi rispetto allo scemotto Tobey Maguire. Andrew Garfield (bravo bravo, tranne quando urla in controluce sotto la pioggia, ma tutto sommato manco è colpa sua) ed Emma Stone, lei e le sue calze, sono deliziosi, anche se sembrano ragazzini più o meno come lo sembravano gli attori di Beverly Hills. Il loro rapporto funziona e la scena in cui s'impappinano tutti a scuola è carinissima. Oddio, sono pronto per leggere la posta di Cioè. In generale, proprio bravi gli attori, con un Martin Sheen gigantesco in quel poco che fa, adorabile, quel suo sorriso accennato di fronte a Peter nell'uscire dalla cameretta vale film interi di mille altri attori. Unico forse un po' fuori giri Rhys Ifans, che a tratti c'ha proprio l'aria di quello che "dai, OK, ho fatto la faccia cattiva, adesso posso tornare a dormire?", ma complessivamente il lavoro sui personaggi, di scrittura e d'interpretazione, è buono e coerente con un taglio secondo me azzeccato e ottimo per un film sull'Uomo-Ragno: riesce ad essere spensierato e allegro senza dimenticarsi che la tragedia è sempre dietro l'angolo e fa malissimo.

Dal punto di vista dell'azione, poi, la scelta di utilizzare il più possibile gente vera, stuntman appesi che saltano e sbattono in giro, paga, e soprattutto nelle prime uscite del Ragno c'è una bella sensazione di fisicità. In questo, forse, la decisione di levare così tanto la maschera al personaggio aiuta, perché hai un po' più l'impressione di vedere in azione una persona, e non un manichino fatto al computer, anche se poi si deve menare con una lucertola di gomma. Ecco, a proposito, Lizard a me non è dispiaciuto e tutto il combattimento a scuola è proprio bello e molto molto molto riuscito nel solleticarmi l'animo geek. La situazione in sé esce per direttissima dai fumetti, l'azione è molto ben coreografata e certi passaggi come loro due che s'arrampicano sul soffitto o l'arrotolamento nella tela mi hanno scatenato quel brividino nerd che ogni film di supereroi degno di questo nome deve sapermi dare (pollice su anche per le pose plastiche che il ragno si spara quando svolazza per la città). Insomma, per essere un film che punta tutto sull'amore tenerino adolescenziale, le parti action potevano andare peggio. Webb ha pure qualche intuizione simpatica - la mano appoggiata sullo schermo - e l'unica vera sboronata che si concede, la prima persona, ha un gran bell'impatto  scenico e si presenta nei momenti giusti, senza rischiare l'abuso.

Certo, non è tutto perfetto, anzi. Il senso di déjà vu è davvero tanto forte, e paradossalmente si prova soprattutto dove non te l'aspetti. Perché sui punti fermi hanno tutto sommato lavorato bene per raccontarli in maniera un po' diversa, ma poi ti ritrovi di nuovo un cattivo che c'ha la voce in testa (cosa per altro anche giusta, il contrasto fra Connors e Lizard c'è pure nei fumetti), di nuovo la scena con i cittadini che aiutano (ma fra l'altro anche poco sensata: manco avesse finito il fluido delle ragnatele), di nuovo il funerale alla fine e Peter che vuole proteggere i suoi cari (che pure sono cose inevitabili, viste le storie a cui ci si ispira). In più c'è quella vaghissima sensazione che la necessità di far vedere il bel faccino laccato di Garfield abbia un po' preso il sopravvento sul buon senso e in certi casi (nonostante la scena del ponte sia proprio bella) l'unica spiegazione possibile per il suo continuo levarsi la maschera sia che gli dà fastidio. E va bene, insomma, mi pare pure credibile, eh, però, eh. Eppure, alla fin fine, io mi sono divertito, mi sono sì un po' fatto cascare le palle su alcuni passaggi - ma non è che coi film di Raimi non succedesse - e mi sembra di aver trovato il miglior risultato possibile viste le premesse. Per il secondo film della vecchia trilogia c'ho una passione che non svanirà mai, ma Marc Webb, per quanto mi riguarda, ha tirato fuori dal cilindro, completamente a sorpresa, una roba che non sfigura assolutamente di fronte agli altri due episodi di Raimi, anzi più convincente negli aspetti su cui ha voluto puntare e certo meno pasticciato di Spider-Man 3. Poi, chiaro, ha un po' il problema che ad appena dieci anni di distanza non può avere ancora quel fascino della prima volta. Nel 2001 guardavo l'Uomo-Ragno svolazzare per la prima volta al cinema e ancora un po' mi veniva una sincope. Oggi, dopo dieci anni di film sui supereroi, dopo quel delirio assoluto che è stato The Avengers, been there, done that. Ma immagino che il pubblico di riferimento, ovvero giuovani che dieci anni fa non andavano al cinema o magari neanche erano nati, quella meraviglia lì se la troveranno stampata fortissima sulla retina.

Il film l'ho visto qua a Monaco, in lingua originale e in 3D. Non sono esattamente nato a Brooklyn, quindi che ne so, però mi sembra che il britannico Garfield si sia impegnato a parlare non solo con una cadenza da americano, ma con espressioni e modi di comunicare da gente del posto. Bravo ragazzo, ti sforzi. In generale, Martin Sheen, doppiaggio no no, le solite cose. Per quanto riguarda il 3D, mi è sembrato ben fatto e non eccessivo, emerge chiaramente nelle soggettive, ma è sfizioso in tanti altri momenti. A me però il 3D diverte, quindi magari non faccio troppo testo.

16 commenti:

Hahahahahaha, è un commento al film, al post o al fatto che, da come l'ho descritto, il film ti attira? :D

La seconda e la terza. Con speranza per la prima. :D

L'ho appena visto, e l'ho trovato ottimo.
Mi trovo decisamente più con questa recensione che con quella de I400Calci, che a posteriori mi pare molto ingenerosa, tendente a scadere nel fanatismo.

Nah, secondo me c'ha le sue ragioni. Alla fine è soprattutto una questione di approccio, punti di vista, e valore diverso dato a certi pregi e certi difetti.

Ok, sicuramente valore diverso e cazzate varie, ma ci ho visto un amarissimo ingrippo di Casanova in quella recensione, onestamente non giustificato.

Cioé, giope', questa frase: "Ma non voglio tediarvi solo con il fatto che questo The Amazing Spider-Man non è un film di supereroi e che ha una sequenza dove l’Uomo Ragno chiude dei grabboni mentre ascolta gli Unbelievable Cazzons, vi voglio anche dire che The Amazing Spider-Man è uno dei film scritti peggio dell’ultimo periodo" per me è assolutamente fuori di testa.

E io lo voglio bene a Casanova, eh, lo apprezzo tantissimo da quando mi linkasti qualche articolo un po' di tempo fa, ho anche recuperato un sacco di sue vecchie recensioni, ma qui si esagera. Non è un film di supereroi? Peggio scritti dell'ultimo periodo?
Non è The Avengers e non è Drive, ok, ma mi sembra sia andato veramente oltre il giusto. Per me, eh, poi boh. Io, ripeto, mi trovo più con la tua recensione, ma nettamente.

Dipende sempre da dove e come guardi, ma quelle due cose, per quanto iperboli, non sono FALSE. Un film di supereroi, per come ci siamo abituati a intenderli, non lo e' troppissimo: il focus sta altrove, sul romance spensierato. Che si spinga assai la cosa su i 400 calci ci sta. Ed e' vero che ha problemi di sceneggiatura, buchi, mancanze, per non parlare delle scene levate a cazzo prima dell'uscita (che fine fa l'indiano? Riguardati i trailer ^_^). Secondo me e' buona la scrittura dei due ragazzini, ma tolto quello non e' che abbia una sceneggiatura inattaccabile, anzi. Poi, ripeto, iperboli, cosa guardi, importanza, lettura, blablabla, ma nell'ottica giusta quella rece ha un senso. Io non sono d'accordo e ci vedo comunque un po' di grippo da "volevo un altro film", ma in senso assoluto non dice cose fuori dal mondo. Al di la' dei dettagli.

(Grippo cmq anche ammesso abbastanza apertamente, con tutte quelle premesse sui fumetti)

Ma comm'è che il sistema non mi notifica le tue risposte? Devo aver staccato qualcosa un po' di tempo fa e ora non ricordo più. Sto usando l'account di Google per rispondere, hai presente dove e come riattivarle?

Sul grippo "volevo un altro film" sono ovviamente d'accordo, è proprio da quello che parte la critica pesante, ed è vero che lui lo annuncia nella premessa. Posso pure essere d'accordo sulla NON falsità, lol, delle due critiche maggiori che citavo prima, ma il trono di peggior scritto non lo merita proprio, se non fosse altro perché la parte romance è carina e mi sembra scritta egregiamente. Ho visto un mare di sorrisi idioti, perfino uno stampato sulla mia faccia, in sala durante le scene giuste, questo è come minimo un buon segnale.

Sai cosa per me conferisce un buon parziale negativo a quella recensione? Alcuni amici hanno deciso di non vedere il film dopo averla letta. Ok, fessi loro, però quella è una recensione che scoraggia e secondo me il film non lo merita.
Quando inizi a fidarti delle recensioni che leggi è un bel problema, e Casanova poteva evitare di andarci giù così pesante.

Comunque trovo che Emma Stone sia un'azzeccatissima Gwen Stacy, le assomiglia! : D

Mah il problema e' anche un po' di chi si fida, ma discussione lunga, sto col telefono, nun c'ho voglia. :D

(cmq Casanova fa bene ad andarci pesante e metterci lo stomaco, se e' convinto di quel che scrive. E' un blog, mica il gazzettino ufficiale della CEE. :) Tanto piu' che molti sono 'accordo con lui. Cmq basta, dai, anche perche' mi pare assurdo che stiamo qui a casa mia a discutere d'altri: se hai da ridire, commenta di la' :D)

Vabbuo', la discussione era nata dal paragone con la tua su cui non ho molto da dire visto che mi trovo. : )
EMMA STONE FTW!

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

Visto ieri sera, ok, in ritardissimo. Film bellino, ma il primo Spiderman di Raimi e' un altra cosa. Piu' che altro non c'e' proprio verso di non avere un forte senso di deja vu su cose che inevitabilmente vanno come nel film del 2002 e poi, appunto, era il 2002. Ad ogni modo c'ha i suoi momenti, non l'ho affatto disdegnato e cmq bravi anche nel diversificare e non ricalcare il primo pari pari.

PS: Emma Stone, le sue minigonne e le sue calze e.... mhmhmm MA PORK! Meglio stare zitti.

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