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2.9.11

Italia vs Germania - 62 a 76


Ieri sera ero a vedere un cesso di film del Fantasy Filmfest e sono tornato purtroppo a casa in tempo per guardarmi solo l'ultimo quarto della partita. Mi sono così ritrovato davanti a un momento ansia, con il match che procedeva punto a punto e il telecronista che lodava gli sforzi e l'efficienza di Bargnani in difesa su Kaman (!) e in generale della squadra azzurra, ma sottolineava come in attacco l'Italia stesse facendo piuttosto cagare. Quella che ho visto da lì in poi, purtroppo, è stata una perfetta riproduzione di quel che ci si aspetta, giustamente o meno, da questa squadra: si impegnano, si sbattono, fanno cose anche molto belle, recuperano palloni in difesa, fan quel che possono ma poi, quando arrivano i momenti tosti, si sbriciolano.

Ecco che improvvisamente Bargnani non tiene più Kaman e gli lascia far quel che vuole, ecco che non si riesce a trovare un tiro decente che sia uno e ci si riduce a sparacchiare da tre (strategia che ha regalato un argento olimpico alla generazione precedente, per carità, ma che dal 2005 a oggi ha regalato solo tanti bei ceffoni), ecco che anche quando si trova un tiro decente la manina trema ed escono canestri teoricamente facili. Ed ecco anche che appena la partita appare persa gli italiani svaniscono dal campo e non si pensa nemmeno più a lottare per ridurre il passivo, sai mai che si decida sulla differenza canestri il passaggio del turno.

E alla fine si resta con in mano un pugno di mosche, in quella che, fra le tre partite difficili del girone, era quella da vincere assolutamente. Certo, per carità, poi nulla vieta di prendere le sveglie anche da Lettonia e Israele, ma insomma, il punto è che la speranza di passare il turno, alla vigilia, stava proprio nel vincere con queste ultime due e strapparne almeno una fra Serbia, Germania e Francia. E dobbiamo credere che si riuscirà a battere la Francia domenica, con Maestranzi a difendere su Tony Parker e Bargnani a fare gara d'intensità con Noah? Boh, crediamoci. Ma intanto vediamo che succede oggi con la Lettonia, va.

Oh, poi, per carità, è comunque un piacere vedere la squadra che se la gioca punto a punto, che ha trovato una certa identità difensiva, che ha un allenatore in grado di preparare le partite e fare qualcosa in più che dare pacche sulle spalle e che, insomma, sono stati fatti enormi passi avanti rispetto ai tremendi scampoli conclusivi della passata gestione. Ma rimane il fatto che sbriciolandosi in questo modo quando conta difficilmente si va da qualche parte. Rimane il fatto che è già cominciata la tarantella di alcuni giocatori che ostentano malumore per lo scarso gioco di squadra e per l'incapacità di dare il massimo fino all'ultimo minuto. Rimane il fatto che questo Europeo si sta velocemente trasformando in un ennesimo bagno di umiltà. E un po' spiace, perché magari i tre americani sono un filo sopravvalutati, ma rimangono comunque gran bei giocatori e l'impressione che si potrebbe fare qualcosina in più, magari anche se ci fossero compagni più adatti a supportarli, purtroppo o per fortuna rimane.

Poi, grazie alle meraviglie dell'internet, ho visto anche la parte iniziale della partita e, al di là del dispiacere per non aver potuto seguire per intero un match così divertente, oltre ad aver potuto ammirare Nowitzki che è sempre uno spettacolo, ad aver appurato che in effetti Bargnani in difesa si è sbattuto come un ossesso e ad aver notato come le tre stelline passino tutto il tempo a stupirsi perché si fischiano meno falli che nell'NBA, non ho visto molto di più. Anche se francamente l'attacco dell'Italia non mi è parso così disastroso come organizzazione, al di là dei tiri facili sbagliati e del canonico eccesso di triple. Anzi. Forse non ci si ricorda bene di come giocavano nell'ultimo periodo con Recalcati. Certo, poi alla fine rimane negli occhi il modo in cui si sono sfaldati nel finale. Comunque, a quel che dice Pianigiani nell'intervista in fondo a questa pagina qua, al di là della pianginata finale, non è che si possa dare troppo torto.

1 commenti:

Che dire, il tuo commento è inappuntabile.

Mi sento solo di sottolineare la prova dannosa e irritante di Belinelli. Ha giocato un numero assurdo di palloni con percentuali realizzative ridicole. Che il tiro certe sere possa non andare ci sta, in fondo non è certo stato l'unico con brutte percentuali, ma lui si è incaponito davvero troppo prendendosi oltretutto quasi sempre dei tiri forzatissimi. Se non produci non puoi togliere alla squadra quella quantità di possessi.

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